Quando
si parlava di tigre, nella mia infanzia/adolescenza/giovinezza e, lo
confesso, ancora oggi al telefono, c'era sempre una voce fuori campo
che iniziava a dire “Tyger tyger burning bright in the forests of
the night”.
A dimostrazione che l'uso dell'allitterazione fatto da
Blake nella sua famosa poesia era più che giusto.
Chi declamava
questi versi, come dicevo, lo fa ancora oggi ad ogni occasione e
quindi per me la tigre ha un legame indissolubile con questa poesia.
Tuttavia
per riferimenti letterari di tale calibro mi sono affidata ad
un'esperta del campo, che è riuscita a scartabellare le fonti in
modo migliore e con più rapidità rispetto a quanto avrei potuto
fare io.
Qui di seguito potete leggere una sua riflessione sul
componimento di Blake citato sopra e sulla poesia che le fa da
contraltare … ma non troppo.
In fondo potete leggere le poesie citate, sia in originale che in traduzione.
Perchè sia io che la mia amica siamo maledettamente pignole, ognuna nel proprio campo.
Su
questo fiero animale [la tigre] si è orientata la scelta di William Blake, per
celebrare la meraviglia della creazione.
“The
Tyger”
è infatti un componimento scritto e illustrato dalla mano
dell’autore.
Collocato all’interno delle Songs
of Experience (Canti dell'Esperienza),
trova il suo controcanto in The
Lamb,
tra le Songs
of
Innocence (Canti dell'Innocenza).
Nei versi di queste raccolte, il poeta, cantore del valore
dell’essere umano in quanto tale, mostra i due stati contrari che
nella sua immaginazione compongono l’anima umana.
Come suggeriscono
i titoli, si tratta di innocenza
ed esperienza,
tra le quali Blake instaura un confronto per opposizione.
Gli
opposti coesistono, ma la loro dualità trova una sintesi
nell’unicità che li ha creati.
Ogni
essere umano nella propria vita attraversa gli stadi dell’innocenza
e dell’esperienza, senza che essi siano necessariamente legati alle
due fasi dell’infanzia e dell’età adulta.
Al contrario, sono due
stati contemporaneamente mescolati nell’anima umana. La loro
coesistenza consente il progresso. Il loro confronto induce a una
coscienza superiore, una visione divina. Ove The
Lamb
presenta certezze, The
Tyger
pone domande che restano aperte, come quelle dell’uomo che
sperimenta la notte.
-
The TygerTyger! Tyger! Burning brightIn the forest of the night,What immortal hand or eyeCould frame thy fearful symmetry?
In what distant deeps or skiesBurnt the fire of thine eyes?On what wings dare he aspire?What the hand dare sieze the fire?
And what shoulder, & what art,Could twist the sinews of thy heart?And when thy heart began to beat,What dread hand? & what dread feet?
What the hammer? What the chain?In what furnace was thy brain?What the anvil? What dread graspDare its deadly terrors clasp?
When the stars threw down their spears,And water’d heaven with their tears,Did he smile his work to see?Did he who made the Lamb make thee? - Traduzione di Giuseppe Ungaretti (mica pizza e fichi ... ndA)
- Tigre! Tigre! Divampante fulgore
- Nelle foreste della notte,
- Quale fu l'immortale mano o l’occhio
- Ch'ebbe la forza di formare la tua agghiacciante simmetria?
- In quali abissi o in quali cieli
- Accese il fuoco dei tuoi occhi?
- Sopra quali ali osa slanciarsi?
- E quale mano afferra il fuoco?
- Quali spalle, quale arte
- Poté torcerti i tendini del cuore?
- E quando il tuo cuore ebbe il primo palpito,
- Quale tremenda mano? Quale tremendo piede?
- Quale mazza e quale catena?
- Il tuo cervello fu in quale fornace?
- E quale incudine?
- Quale morsa robusta osò serrarne i terrori funesti?
- Mentre gli astri perdevano le lance tirandole alla terra
- e il paradiso empivano di pianti?
- Fu nel sorriso che ebbe osservando compiuto il suo lavoro,
- Chi l’Agnello creò, creò anche te?
- Tigre! Tigre! Divampante fulgore
- Nelle foreste della notte,
- Quale mano, quale immortale spia
- Osa formare la tua agghiacciante simmetria?
- The Lamb
- Little Lamb, who made thee?
- Dost thou know who made thee?
- Gave thee life, and bid thee feed
- By the stream and o'er the mead;
- Gave thee clothing of delight,
- Softest clothing, woolly, bright;
- Gave thee such a tender voice,
- Making all the vales rejoice!
- Little Lamb, who made thee?
- Dost thou know who made thee?
- Little Lamb, I'll tell thee,
- Little Lamb, I'll tell thee:
- He is called by thy name,
- For He calls Himself a Lamb.
- He is meek, and He is mild;
- He became a little child.
- I a child, and thou a lamb,
- We are called by His name.
- Little Lamb, God bless thee!
- Little Lamb, God bless thee!
- Traduzione
- Agnellino, chi ti fece?
- Sai chi ti fece?
- Ti diede la vita, e ti disse di nutrirti
- Dal ruscello e sopra il prato;
- Ti diede un vestito di delizia,
- Il più morbido vestito, di lana, chiaro;
- (Chi) Ti diede una così tenera voce,
- da fare gioire tutte le valli!
- Agnellino, chi ti fece?
- Sai chi ti fece?
- Agnellino, te lo dirò,
- Agnellino, te lo dirò:
- Egli è chiamato col tuo nome,
- Poiché Egli Si chiama Agnello.
- Egli è mite, ed Egli è buono;
- Divenne un piccolo bambino.
- Io un bambino, e tu un agnello,
- Siamo chiamati col Suo nome.
- Agnellino, Dio ti benedica!
- Agnellino, Dio ti benedica!
Ehi!! Non dimenticate di leggere il post precedente ... vi perdereste molto!
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